“Quest’oggi il percorso di collaborazione strategica tra l’Italia e la città di Chengdu, una delle realtà economicamente più dinamiche di tutta la Cina, giunge ad un’altra importantissima tappa”- queste le parole di Filippo Nicosia, Console Generale d’Italia a Chongqing, durante la tavola rotonda Italia-Cina che si è svolta al Politecnico di Milano negli scorsi giorni.
L’evento, dedicato alle opportunità di investimento e collaborazione offerte dalla Chengdu Tianfu New Area e dal Distretto Italo-cinese sulla cultura e innovazione, è andato in scena nell’Ateneo che negli ultimi mesi ha sviluppato l’importante collaborazione con la Qinghua University, per la creazione di un hub europeo per l’innovazione e di una joint platform che coinvolgesse i rispettivi incubatori di start-up, Tusholding e Polihub.
Oltre al Console Nicosia, era presente all’incontro una delegazione ufficiale cinese guidata da Yang Linxing, Vice-Presidente della Conferenza Politica consultiva del Popolo cinese della città di Chengdu, nonché Segretario del Comitato del Partito Comunista della Chengdu Tianfu New Area. Da parte italiana erano presenti la Direttrice dell’Ufficio ICE di Milano, Marinella Loddo, e il Professor Giuliano Noci, Pro Rettore per il Polo territoriale cinese.
Come pubblicato sul sito del Consolato Generale d’Italia a Chongqing, “durante il meeting sono intervenuti alti rappresentanti della TFNA e operatori economici italiani e cinesi, che hanno illustrato delle best practices e proposto progetti di collaborazione bilaterale sino-italiana in vari settori”. Il Console Nicosia ha poi sottolineato come lo sviluppo della TFNA rappresenti per il Governo cinese un progetto centrale: il Consiglio di Stato ha nel 2014 elevato l’area a zona di sviluppo di rilevanza nazionale. L’obiettivo, come rimarcato dal Console, è “dare vita ad un nuovo modello di sviluppo urbano, che possa guidare la modernizzazione della Cina del Sud-Ovest”. All’interno del Distretto italo-cinese, che sorgerà nella zona sud della TFNA, e che occuperà una superficie totale di 6,7 chilometri quadrati, i due Paesi cercheranno di sviluppare progetti nei settori delle industrie culturali e creative, innovazione, design, turismo, sport, agricoltura e ambiente sostenibili.
L’interesse dell’Italia per la Cina sud occidentale è abbastanza recente, anche se negli ultimi anni ha subito un’accelerazione degna di nota, grazie all’attivismo delle nostre istituzioni. Chengdu in particolare è una metropoli in forte crescita economica, che punta a ritagliarsi un ruolo nazionale nei settori delle nuove tecnologie, puntando anche ad essere un snodo centrale nella strategia geopolitica e geoeconomica della “Belt and Road Initiative”, nonché a rappresentare, grazie alla propria cultura, bellezza dei paesaggi e ricchezza eno-gastronomica, una valida alternativa ai poli più conosciuti di Pechino, Shanghai e Hong Kong. L’Italia l’ha capito e cerca di recuperare il tempo perduto grazie a progetti mirati e ad azioni coordinate, muovendosi a grandi passi verso l’intensificazione dei rapporti bilaterali in ambito economico, istituzionale e commerciale.
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